Project Description

Il capannone industriale di Piccinini Olivio & S.N.C. – L’Aquila sito nel Nucleo Industriale di Bazzano (AQ) è stato oggetto di più verifiche richieste dai proprietari o dai locatori delle diverse porzioni di fabbricato.

Il presente progetto riguarda l’intervento di cerchiatura di alcuni pilastri.

  • DESCRIZIONE DEL COMPLESSO EDILIZIO

L’edificio ha dimensioni massime in pianta (fili esterni tamponature) di 73×50,90 ml ed altezza sottocapriata da quota di fondazioni di 7,10 ml. La struttura è costituita da 26 pilastri prefabbricati di sezione 50×60 e di 7 pilastri prefabbricati di sezione 50×50. I pilastri sono disposti con interasse di 12,50 m, su due linee strutturali poste a distanza di 18 m.

La copertura è realizzata con capriate alte 1,80 m e lunghe 17,86 m, poste ad interasse di 12,50 m sulle quali poggiano tegoli TT di altezza pari a 40 cm.

  • RILEVAMENTO DEI DANNEGGIAMENTI

Dai sopralluoghi effettuati è stata riscontrata la seguente situazione:

Lesioni alla base di un pilastro (individuato in pianta da n°16) per un’altezza di circa 1,00 m con ampiezza dal millimetro al decimo di millimetro. Lesioni nella parte alta dei pilastri n° 17, 31, 32, 15, 19, 20, 21,27, 30,31, 32, 33.

  • INTERVENTI ESEGUITI

Alla luce del rilevamento dei danneggiamenti riscontrati è stato necessario l’intervento sulla base del pilastro n° 16 tramite ripristino delle armature delle sezioni mediante applicazione di profilati di acciaio. Sui pilastri n° 17, 31 e 32 sono state eseguite delle fasciature con fibre di carbonio. Sui pilastri n°15, 19, 20 e 21, sono stati applicati dei profilati di acciaio in mezzeria  per il ripristino delle armature. Sia gli interventi di fasciatura con fibre di carbonio sia quelli di cerchiatura con profilati di acciaio sono stati preceduti da iniezioni di resine. Inoltre sui pilastri n° 27, 30, 33 sono state effettuate soltanto le iniezioni di resine.

PROCEDURE DI REALIZZAZIONE DEL RINFORZO

Sui pilastri danneggiati sono state eseguite le seguenti lavorazioni:

  • Applicazione di profilati di acciaio per il ripristino delle armature della sezione
  1. Demolizione del massetto di pavimentazione attorno al pilastro per una larghezza di 30 cm attorno e fino a raggiungere il bicchiere del plinto per le lesioni alla base dei pilastri.
  2. Ripristino di parti di calcestruzzo mancante con malte tissotropiche tipo KeraKoll Epobond.
  3. Riparazioni di lesioni con resine

Modalità di intervento:

Per ripristinare la monoliticità delle strutture portanti richiudendo le eventuali strutture passanti (larghezza massima 5 mm.) mediante iniezioni di resine sintetiche del tipo epossidico (tipo KeraKoll Epofill), si procede nel seguente modo:

  • Pulitura mediante spazzolatura delle superfici immediatamente adiacenti alla lesione;
  • Stuccatura della lesione fissando contemporaneamente ogni 20 – 30 cm. i tubetti di iniezione e sfiato utilizzando una resina sintetica del tipo epossidico senza solventi a consistenza di stucco;
  • Successivamente all’indurimento della stuccatura è stata iniettata una resina sintetica del tipo epossidico senza cariche e senza solventi a consistenza fluida utilizzando un’ apposita pompa a bassa pressione (2 – 3 bar massimo).

È stato necessario iniziare l’operazione partendo dal tubicino inferiore, e iniettando la resina fino a quando non sia fuoriuscita da quello superiore.

Per poter completare tutto il circuito di iniezioni, intasando completamente la lesione, si è ostruito il tubicino inferiore per poi ripetere l’operazione in quello superiore procedendo con la stessa tecnica fino alla chiusura di tutti i tubicini.

  1. Pulizia del cls rimosso e ravvivatura del getto di sigillatura tra il pilastro ed il bicchiere, per le lesioni alla base di pilastri.
  2. Pulitura superficiale della porzione di pilastro da trattare con smerigliatrice.
  3. Predisposizione preventiva degli angolari d’angolo dei piatti e delle piastre di base. Andranno sabbiati sulla faccia interna gli angolari ed i piatti da applicare ai pilastri.
  4. Applicazione degli angolari ed dei piatti sul pilastro incollandoli con adesivi di regolarizzazione a base cementizia. Cerchiatura degli angolari e delle piastre con cinghie a serraggio.
  5. Saldatura dei piatti di collegamento trasversali sugli angolari e sui piatti. Saldatura 10 mm.
  6. Presentazione delle piastre di base e foratura del bicchiere, solo per i pilastri lesionati alla base.
  7. Inghisatura delle barre di acciaio al bicchiere.
  8. Applicazione delle piastre di base, serraggio alle barre filettate e saldatura agli angoli ed ai piatti.
  9. Sigillatura della base delle piastre con malta colabile.
  10. Sigillatura dei piatti di staffatura con malta colabile.
  11. Ripristino del massetto di pavimentazione per i pilastri lesionati alla base.
  12. Intonacatura con cemento con uno spessore di minimo 2 cm.
  • Fasciatura mediante fibre di carbonio
  1. Ripristino di parti di calcestruzzo mancante con malte tissotropiche.
  2. Riparazioni di lesioni con resine

Modalità di intervento:

Per ripristinare la monoliticità delle strutture portanti richiudendo le eventuali strutture passanti (larghezza massima 5 mm.) mediante iniezioni di resine sintetiche del tipo epossidico (tipo MAPEI EPOJET), si è proceduto nel seguente modo:

  • Pulitura mediante spazzolatura delle superfici immediatamente adiacenti alla lesione;
  • Stuccatura della lesione fissando contemporaneamente ogni 20 – 30 cm. i tubetti di iniezione e sfiato utilizzando una resina sintetica del tipo epossidico senza solventi a consistenza di stucco;
  • Successivamente all’indurimento della stuccatura iniettzioni di una resina sintetica del tipo epossidico senza cariche e senza solventi a consistenza fluida utilizzando un’ apposita pompa a bassa pressione (2 – 3 bar massimo).

È necessario iniziare l’operazione partendo dal tubicino inferiore, e iniettare la resina fino a quando non fuoriesca da quello superiore.

Per poter completare tutto il circuito di iniezioni, intasando completamente la lesione, si deve ostruire il tubicino inferiore e ripetere l’operazione in quello superiore procedendo con la stessa tecnica fino alla chiusura di tutti i tubicini.

  1. Pulizia del cls rimosso.
  2. Pulitura superficiale della porzione di pilastro da trattare con smerigliatrice.
  3. Applicazione delle fibre di carbonio.

Project Details

Categoria
Luogo Nucleo Industriale di Bazzano (AQ)
Ultimazione lavori 2009